giovedì 18 luglio 2013

Il processo di produzione

La realizzazione di un oggetto con una stampante 3D ha inizio con il disegno tramite un software cad 3D in grado di generare la descrizione dell'oggetto in formato STL o OBJ. Il formato STL sta per "stereolitografy" che descrive le superfici tridimensionali come una nuvola di triangoli.
Ottenuto il formato STL da stampare è necessario "affettare"  orizzontalmente l'oggetto in tanti strati, ognuno dello spessore del filamento del materiale fuso (generalmente bobine di filo in ABS o PLA). Ciascuna "fetta" deve poi essere descritta in linguaggio G-CODE. G-CODE è un linguaggio molto utilizzato dalle macchine a controllo numerico "CNC". Questo processo viene chiamato comunemente "slycing" ed è ottenuto con l'utilizzo di programmi appositi.

Il linguaggio G-CODE è costituito da un elenco di comandi seguiti da parametri, ciascuno dei quali rappresenta una "azione" che deve eseguire la meccanica della macchina.

Esempi:
G1 X10 Y-10 Z8 F3600.0 (sposta l'utensile alla posizione "x,y,z" cioè "10, -10, 8" alla velocità 3600.0)
G21 (imposta le misure in mm)
G90 (sposta l'utensile alla posizione zero)
G92 X0 Y0 Z0 (imposta la posizione corrente come posizione zero)

Nelle stampanti 3D, il codice è stato arricchito con alcuni comandi specifici per gestire l'estrusore.

M104 S220 T0 (imposta la temperatura a 220 gradi)
M101 (rotazione del motore in avanti)
M108 S150 (setta la velocità del motore a 150)

Elenco dei comandi G-Code a questo link

Diversi software sono a disposizione per eseguire queste funzioni che che trovi a questo LINK.
Una volta ottenuto il file con le istruzioni GCODE  non resta che farlo eseguire da un applicativo come il ReplicatorG che invia i comandi GCODE alla scheda elettronica della stampante 3D, generalmente tramite porta USB; il firmware della stampante 3D interpreta i comandi GCODE trasformandoli in azioni della meccanica.

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