Materiale di consumo

Quali materiali si usano per le stampanti in 3D?

Oggi come oggi le stampanti più comuni utilizzano la plastica sotto forma di filamento.
Quelli più diffusi e reperibili sono ABS e PLA e le differenze tra i due sono:

ABS acrilonitrile-butadiene-stirene, un materiale termoplastico che può essere stampato sia ad iniezione che a estrusione. È più resistente del PLA, ma richiede una temperatura maggiore per l’estrusione (240-250°C). Queste caratteristiche lo rendono più appropriato del PLA per la realizzazione delle parti piccole dei prodotti. In generale, è appropriato per realizzare prodotti resistenti agli urti e all’usura.  È il materiale con cui sono realizzati i blocchi del Lego.

PLA Acido Polilattico, è un biopolimero derivante dall’amido di mais e completamente biodegradabile. È più resistente del PTFE e fonde ad una temperatura più bassa (180-220°C). Tra i vantaggi che il PLA presenta rispetto all’ABS c’è la possibilità di avere molti più colori ed una maggiore elasticità, che permette la creazione di oggetti come molle o simili.

Il mercato offre generalmente i filamenti sotto forma di bobine universali spesso dal peso di 1KG con spessori da 1,75 mm o da 3 mm

Alcuni produttori di stampanti in 3D commercializzano il filo, inserito in una cartuccia, adeguata solo alle proprie stampanti per forma, peso e dimensione.


Dove acquistare i filamenti.

 
Filamenti in ABS

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