sabato 20 luglio 2013

I materiali per le Stampanti 3D

Quali materiali si usano per le stampanti in 3D?

Oggi come oggi le stampanti più comuni utilizzano la plastica sotto forma di filamento.
Quelli più diffusi e reperibili sono ABS e PLA e le differenze tra i due sono:

ABS acrilonitrile-butadiene-stirene, un materiale termoplastico che può essere stampato sia ad iniezione che a estrusione. È più resistente del PLA, ma richiede una temperatura maggiore per l’estrusione (240-250°C). Queste caratteristiche lo rendono più appropriato del PLA per la realizzazione delle parti piccole dei prodotti. In generale, è appropriato per realizzare prodotti resistenti agli urti e all’usura.  È il materiale con cui sono realizzati i blocchi del Lego.

PLA Acido Polilattico, è un biopolimero derivante dall’amido di mais e completamente biodegradabile. È più resistente del PTFE e fonde ad una temperatura più bassa (180-220°C). Tra i vantaggi che il PLA presenta rispetto all’ABS c’è la possibilità di avere molti più colori ed una maggiore elasticità, che permette la creazione di oggetti come molle o simili.

Il mercato offre generalmente i filamenti sotto forma di bobine universali spesso dal peso di 1KG con spessori da 1,75 mm o da 3 mm

Alcuni produttori di stampanti in 3D commercializzano il filo, inserito in una cartuccia, adeguata solo alle proprie stampanti per forma, peso e dimensione.

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